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maurosolimano

Dipendenze comportamentali dal gioco: Quando il gioco si trasforma in sofferenza - 4 views

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    In questo articolo tratto dalla rivista online Educare.it , scritto dalla Dott.ssa Bevelacqua e il Dott. Chiapasco ,viene evidenziato quando il gioco online e il gioco d'azzardo da semplici svaghi si trasformino in sofferenza. Al pari di altre dipendenze quali la tossicodipendenza, la dipendenza per lo Shopping, per il sesso, per le relazioni, la dipendenza dal gioco può portare l'individuo ad innescare comportamenti ossessivi compulsivi, che possono sfociare in un atteggiamento patologico. La dinamica comportamentale vissuta da queste persone sembra avere sempre lo stesso riscontro. Al inizio il giocatore online adotta questa modalità come pratica sociale, o svago, poi diventa parte integrante della vita, nella quale la persona si rifugia da traumi o eventi che con difficoltà riesce ad affrontare nella realtà. Questi tipi ti comportamenti hanno esiti sempre negativi, portano la persona a disinteressarsi del lavoro, della famiglia e ad avere sostanziosi problemi economici. Gli autori di quest'articolo pongono l'enfasi sulla prevenzione e l'informazione dei rischi per gioco online, soprattutto nei giovani. Incoraggiano prima i genitori ad adottare un atteggiamento responsabile verso le nuove tecnologie (ormai indispensabili nella vita quotidiana). Suggeriscono inoltre, di monitorare con attenzione eventuali segnali problematici da parte dei ragazzi e di promuovere attività sociali non solo tecno-mediate.
enricatodisco

Gambling: le Distorsioni Cognitive nel Gioco d'Azzardo Patologico - 4 views

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    Articolo interessante visto che si è parlato della differenza tra videogioco e gioco d'azzardo, perchè non bisogna fare confusione: semplicemente, il gioco d'azzardo è diventato online anch'esso e si gioca anche al di fuori degli ambienti di gioco fisico. Ma non è certo un "videogioco" come un altro, e rientra nelle attività a più alto rischio di addiction, per cui diviene appunto patologico e compulsivo. Si parla di gambling, e in questo articolo sono riportate le dinamiche cognitive che sostengono la problematica.
jgrossi108

Dipendenza da gioco d'Azzardo - SIIPAC - 3 views

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    Sono particolarmente interessata a questo Articolo, relativo alla "Dipendenza del Gioco d'Azzardo Patologico", poiché nella Struttura dove lavoro ci occupiamo di Dipendenze, non solo correlate all'abuso di sostanze ma anche legate al Gambling. Come infatti viene descritto nell'articolo, il fatto di "giocare" apparentemente sembrerebbe innocuo, come il fatto di comprare un semplicissimo "Gratta & Vinci" oppure di rinchiudersi in una saletta buia in un Bar a schiacciare un tasto colorato di una VLT, ed il problema è che socialmente questo comportamento viene ben accettato. Il Dr. Guareschi, nel suo saggio "Giocati dal Gioco", differenzia i Giocatori Patologici in ben 6 categorie in base alla modalità che li spinge a giocare: da quelli che lo fanno per professione, mantenendosi attraverso di esso, a quelli che usano il gioco come "analgesico" per placare le ansie e sfuggire alle responsabilità, nonché alla realtà, e quindi in esso vi trovano un rifugio. Ecco, quindi, che le categorie dei Giocatori che hanno perso il controllo sulla loro attività di gioco d'Azzardo (Giocatori per Azione), ed i Giocatori per Fuga, sono quelli che più di tutti gli altri necessitano di un sostegno psicologico e psichiatrico, anche perché la loro quotidianità viene colmata da bugie, debiti e disperazione, arrivando persino a perdere affetti, lavoro e beni materiali. Il GAP viene riconosciuto dal Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali, come un impulso irresistibile e incontrollabile, che può progredire in intensità ed urgenza, modellando i criteri diagnostici su quelli delle tossicodipendenze, includendo persino il termine di tolleranza ed astinenza. Anche per i fattori di rischio, si riconoscono tratti simili a quelli che portano all'uso/abuso di sostanze, come la depressione, la ricerca di sensazioni forti e l'impulsività. Oggigiorno si riscontra un'affluenza verso il gioco d'Azzardo già dalla giovane età, molto probabi
robertapontani

Dipendenza da internet e social, nasce il primo servizio di disintossicazione in Italia. - 5 views

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    L'articolo proposto, scritto da Alex Corlazzoli per "il Fatto Quotidiano" nel mese di giugno 2019, tratta il tema della dipendenza da Internet attraverso un'intervista alla psicologa e psicoterapeuta Maria Rosaria Montemurro. La novità che viene proposta è un servizio della Cerba Health Care, nello specifico nella sua sede ambulatoriale di Milano, in cui si attiva il "Life Digital Coaching" come percorso psicoterapeutico di disintossicazione da computer e smartphone al fine di ridurre il cosiddetto tecno-stress. Le nuove dipendenze che vengono trattate spaziano dall'iperconnessione, al gioco d'azzardo on line, alla dipendenza da video giochi e molte delle nuove malattie da rete (Hikikomori, cyberbullismo, phubbing, e altre) che colpiscono tutte le fasce d'età con un aumento esponenziale negli ultimi anni.
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    L'articolo pubblicato sul "Il Fatto Quotidiano" mette in luce, in tutta la sua gravità, un fenomeno che corrisponde al nome di "media addiction". L'utilizzo costante di internet ha creato una serie di patologie i cui sintomi vanno dall'esclusione dalla realtà come il fenomeno dell'Hikikomori che relega il soggetto, in genere adolescente, nella sua stanza con un rifiuto categorico verso tutto ciò che è "esterno" al suo habitat. Il cyberbullismo o il sexting o il gioco d'azzardo compulsivo sono altri fenomeni che sottolineano la pericolosità di un utilizzo improprio e costante dei social. I dati confermano che il 77% degli utenti naviga prima di addormentarsi e ben il 63% appena svegli. L'ansia che deriva dal rimanere disconnessi è conosciuta, ormai, a tutte le fasce d'età. La nascita del "Digital life coaching", con sede attuale a Milano, punta a ridimensionare e controllare, nonché prevenire, le varie forme di dipendenza. Viene considerato un laboratorio e non un pronto soccorso, in un gioco di squadra tra medici e psicologi che ha come fine la disintossicazione dell'utente, spezzando quei meccanismi che lo hanno portato al limite di quella che viene considerata una malattia mentale. Un'iniziativa importante che, se ben gestita, potrà creare una valida rete di aiuti, in tutta Italia, contro un fenomeno complesso da gestire.
danielaiancu

New addictions: il fenomeno delle dipendenze nell'era degli smartphone e di internet - 6 views

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    Articolo pubblicato dal giornale State of Mind, scritto da Giorgia Cipriano il 06/Novembre/2017 , parla del fenomeno delle New addiction (nuove dipendenze), malattie della post-modernità. Le dipendenze nell'ultimo decennio, del gioco d'azzardo, sesso, lavoro, shopping compulsivo, ma sopratutto internet e telefono cellulare, vengono definite e evidenziate da più autori come Valleur, Matysiac, Caretti, La Barbera,Del Miglio, Corbelli ...e fanno parte dalle dipendenze comportamentali. La dipendenza da internet e quella da smartphone sono strettamente connesse, portando ad un comportamento compulsivo, a preferire le relazioni virtuali rispetto a quelle reali. La dipendenza da smartphone viene chiamata nomophobia. Per la cura di queste dipendenze è consigliabile una terapia cognitivo comportamentale. Per identificare e misurare il livello del rischio di dipendenza da smartphone e stata progettata una scala chiamata S A S(scala di addiction smartphone). Il fenomeno delle New Addiction interessa un numero sempre più alto di persone.
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